Piet Hein Eek per Ruinart

Piet Hein Eek per Ruinart

Piet Hein Eek per Ruinart

Era il 1769 quando la Maison Ruinart, la “Plus Ancienne Maison de Champagne”, decise di spedire il proprio champagne all’interno di casse di legno. Imitata solo in seguito dalle altre Maison.

 

Oggi la Maison torna alle origini e celebra il suo attaccamento a questo materiale con una nuova collezione Ruinart Blanc de Blancs, il cui packaging non poteva che essere affidato a uno dei designer più noti per la passione dedicata alla lavorazione del legno con un occhio alla sostenibilità, Piet Hein Eek. L’olandese ha scelto dunque di raccontare la storia di Ruinart attraverso il vocabolario che gli è più familiare, quello del rispetto della natura e del tempo, per dare vita ad una confezione in legno riciclato che sia bella oggi come domani, in un rapporto di assoluta complicità con la storica Maison.

 

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Una confezione, disponibile in edizione limitata presso le migliori enoteche e wine store d’Italia, che si adatta perfettamente al profilo bombato di ciascuna delle bottiglie di Blanc de Blancs, richiamando allo stesso tempo la purezza intatta dei vitigni Chardonnay di cui è interamente composto, per le tonalità di grigio pallido, bianco e crema del pino. Firmato e numerato singolarmente, ciascuno scrigno trapezoidale è unico, realizzato a mano negli atelier di Piet Hein Eek dove il legno è assemblato per lasciare la sua condizione primitiva e diventare abito perfetto di uno champagne d’eccellenza.

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L’incontro dalla Maison Ruinart con Piet Hein Eek trova poi spazio nella “design-factory” dell’artista a Eindhoven, un’area polifunzionale (ex capannone Philips) riportata in vita esclusivamente attraverso materiali riutilizzati. La traduzione è un’opera d’arte a metà strada tra architettura e scultura. Un immenso (7×5 metri) arco in legno che riprende la volta delle Crayères di Ruinart, le cantine scavate direttamente nella pietra in cui ha origine la storia dei primi contenitori in legno e da cui Piet Hein Eek trae ispirazione per raccontarne l’avventura attraverso la sua opera. La costruzione assembla dodici moduli trapezoidali, otto dei quali impreziositi da cluster scintillanti di 26 bottiglie l’uno.

 

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Ben più vicino di Eindhoven invece l’appuntamento con Ruinart Blanc de Blancs alla White Summer 2013, che come l’anno scorso proporrà un calendario di appuntamenti per la degustazione in dieci esclusive lounge italiane, seguendo menu ispirati agli insegnamenti dello Chef de Cave Ruinart.

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Foto courtesy of Ruinart da Vogue uomo

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